giovedì 31 gennaio 2013

Attività culturale del venerdì



Vi aspettiamo!!!

Come si fanno "Las palmeritas"

Dopo averci deliziato il palato con le sue Palmeritas, ora Roberto ci cede generosamente la sua ricetta, corredata di utilissime foto esplicative! Eccola:


Ingredienti: zucchero e pasta sfoglia.


Procedimento: durante la preparazione della pasta accendiamo il forno, così si riscalderà gradualmente:

Distribuiamo su un piano di lavoro pulito uno strato di zucchero delle stesse dimensioni della pasta:

Disponiamo la pasta sullo zucchero:

Stendiamo la pasta sullo zucchero col mattarello:

Pieghiamo la pasta come nelle foto:



Passiamo di nuovo il mattarello sull'impasto, in modo che aderisca meglio allo zucchero:


Pieghiamo nuovamente la pasta, come nelle foto:

Infine pieghiamola di nuovo a metà:

Tagliamo via i bordi dell'impasto in modo da ottenere una forma regolare:


Tagliamo la pasta in listarelle (circa 18/20 per impasto) dello spessore di 1 cm circa:



Posizioniamo la carta da forno nella teglia e disponiamoci sopra le listarelle, un po' lontane tra loro:


Facciamo molta attenzione al forno: le Palmeritas si bruciano facilmente, per cui di tanto in tanto bisogna aprire il forno e controllare la cottura. Quando la parte superiore è dorata (non bruciata!) giriamo le Palmeritas, facendo attenzione a non scottarci:





Quando anche l'altro lato è dorato è il momento di sfornare le Palmeritas e riporle su un vassoio (attenzione a non metterle una sopra l'altra, perché, essendo calde, possono attaccarsi):

Lasciamo raffreddare un poco le Palmeritas e poi... mangiamole!!!

Roberto




lunedì 28 gennaio 2013

La Canzone del lunedì

Su suggerimento di Roberto, iniziamo la settimana con una canzone dedicata ad una donna misteriosa: si tratta del singolo di Cesare Cremonini "Una come te", contenuto nell'album "La teoria dei colori", uscito nel 2012 e definito dal cantautore boognese un "manuale di emozioni".
Dopo "Bagus" (2002), "Maggese" (2005) e "Il primo bacio sulla luna" (2008), questo è il quarto disco da solista di Cremonini, che esordì nel 1999 coi Lùnapop.

 
 
 Testo di "Una come te"
 Una come te, se chiude gli occhi vede
il mare, senza andar lontano.
Una come te, ha una valigia per le
scarpe, che sembra un aeroplano.
Una come te, non si avvicina per ballare,
guarda da lontano.
Una come te, se corre inciampa ma non
cade, chiede la tua mano.
Una come te, per una rosa può morire,
solo perché ancora non sa
togliere le spine. Una come te, mi
piace da morire!
Una come te, un gatto sopra il letto
e un uomo nudo ad aspettare.
Una come te, il vento che le soffia
dentro non la può spostare.
Uno come me, non la può dimenticare…
Una come te!
Una come te, la porti al cinema d’estate,
dorme sul finale.
Una come te, sotto a un temporale…
Una come te, come una rondine d’aprile
vola solo quando ha un
orizzonte da inseguire. Una come
te, mi piace da morire!
Una come te, un gatto sopra il letto
e un uomo nudo ad aspettare.
Una come te, il vento che le soffia
dentro non la può spostare.
Uno come me, non la può dimenticare…
Una come te!
E’ un pianoforte senza coda che suona
in città, non vuole essere
alla moda, la moda la fa! Quattro
carte in una sola, si pente, si sposa
ma poi s’innamora per sua vanità….
Una come te! Una come te!
Una come te! Uno come me, non la
può dimenticare…
Una come te! Una come te!
Una come te!
 
 

lunedì 21 gennaio 2013

La Canzone del lunedì

Inauguriamo la settimana con una canzone di un cantautore abbastanza nuovo nel panorama musicale italiano: Brunori Sas, pseudonimo di Dario Brunori, nato a Cosenza, classe 1977.
Il suo esordio da solista avviene nel 2009 con l'album Vol.1 seguito nel 2011 da Vol.2 - Poveri Cristi; nel 2012 realizza la colonna sonora del film È nata una star di Lucio Pellegrini.
Il brano proposto oggi fa parte del suo primo album, con il quale ha vinto il Premio Ciampi come miglior album d'esordio; il video è diretto da Giacomo Triglia.
 
 
Testo di "Come stai"
"Come stai?"
È la frase d'esordio nel mondo che ho intorno
Tutto bene, ho una casa
E sto lavorando ogni giorno.

Che cosa vuoi che dica? Di cosa vuoi che parli?
È il mutuo il pensiero peggiore del mondo che ho intorno
Tasso fisso, con l'euribor c'è chi sta impazzendo da un anno
Che cosa vuoi che scriva? Di cosa vuoi che canti?

Naaaa-na-na-na
Di com'è facile andare quando non sai guidare
Naaaa-na-na-na
Di com'è triste il Natale senza mio padre

Il calcio è la sola religione del mondo che ho intorno
Una pizza, una birra e poi andremo a ballare giù al mare.
Che cosa vuoi che dica? Di cosa vuoi che parli?

Naaaa-na-na-na
Di com'è grande il mare quando non sai nuotare
Naaaa-na-na-na
Di come navigare al rallentatore

Forse dentro me cambiano le cose
Forse dentro me cambiano le cose
Dentro al mio giardino nascono le rose

giovedì 17 gennaio 2013

Nuovo appuntamento con il Cineforum dell'Associazione degli Alunni

Il nuovo appuntamento con il Cineforum organizzato dall'Associazione degli Aunni EOI Sanse è per questo venerdì alle 18.00 in aula 108.
Sarà un'ottima occasione per passare qualche ora insieme guardando "La ragazza che sapeva troppo" (1963) di Mario Bava, il primo giallo del cinema italiano, definito dal critico Morando Morandini un "esercizio di regia perché la paura e il fantastico non nascono dal buio, ma dalla luce in un suggestivo bianconero".
Protagonista del lungometraggio è una giovane ragazza inglese in vacanza a Roma, che si trova inconsapevolmente al centro di una rete di misteriosi delitti. Impressionata dalla catena di orrori che si snoda nella stessa famiglia che la ospita, Nora Davis, decide di chiarire la situazione ed invece di visitare la città si getta anima e corpo nelle indagini seguendo i minimi indizi che possano condurla sulla pista giusta. Aiutata da Marcello, il suo innamorato italiano, Nora riesce presto a venire a capo della misteriosa situazione (trama tratta da www.cinematografo.it)...

 

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lunedì 14 gennaio 2013

La Canzone del lunedì

Questa settimana Roberto ci suggerisce un brano che sancisce una sorta di "gemellaggio" tra Italia e Spagna: si tratta di Come un pittore dei Modà cantato in collaborazione coi Jarabe de Palo.
Il singolo, tratto dall'album Viva i romantici (2011), rappresenta il saluto di un padre al proprio figlio attraverso la pittura; il cantante Francesco Silvestre descrive l'intenzione del brano con queste parole: "Mi sono sempre chiesto come sarei stato se fossi diventato padre, cosa avrei raccontato a mio figlio e la risposta l'ho trovata in questa canzone, in cui gli mostro solo le cose più belle della vita dipingendole con dei colori proprio come un pittore".
 
Una curiosità:  Come un pittore è anche il titolo del libro pubblicato dal vocalist del gruppo, nel quale viene raccontata la storia della band, dagli esordi al successo.
 
 
Testo di "Come un pittore"
Ciao, semplicemente ciao.
Difficile trovar parole molto serie,
tenterò di disegnare...
come un pittore,
farò in modo di arrivare dritto al cuore
con la forza del colore.

Guarda... Senza parlare.

Azzurro come te,
come il cielo e il mare.
E giallo come luce del sole,
rosso come le
cose che mi fai... provare.

Ciao, semplicemente ciao.
Disegno l'erba verde come la speranza
e come frutta ancora acerba.
E adesso un po' di blu
Come la notte
E bianco come le sue stelle
con le sfumature gialle

E l'aria... Puoi solo respirarla!

Azzurro come te,
come il cielo e il mare
E giallo come luce del sole,
rosso come le
cose che mi fai... provare.

Per le tempeste non ho il colore
con quel che resta, disegno un fiore,
ora che è estate, ora che è amore...

Azzurro come te,
come il cielo e il mare
E giallo come luce del sole,
Rosso come le
cose che mi fai... provare.
 

martedì 1 gennaio 2013

Augurio di Capodanno

Un breve componimento di Diego Valeri (1887 - 1976), poeta e saggista italiano, per augurare a tutti uno splendido 2013!

Augurio di Capodanno
Io credo all'uccellino batticoda:
che ci porti il buon anno.
Scorre liscio su l'umido tappeto
di bruni muschi, alla soglia del mare,
sosta un tratto a beccare, e poi di nuovo
scivola via come una spola, vola,
sparisce in cielo. Neppur ci ha guardati.
Ma è bello, affusolato, grigio e bianco,
porta, certo, il buon anno.

(da Poesie, 1962)