lunedì 17 dicembre 2012

La canzone del lunedì

Poiché le feste sono ormai alle porte, ecco una canzone a tema natalizio: si tratta di "Canto di Natale" dei Modena City Ramblers, un gruppo di Modena (Emilia-Romagna) nato nel 1991 e largamente influenzato dalla musica popolare irlandese.
Questo pezzo fa parte del loro primo disco "Riportando tutto a casa" (1994), il cui titolo è la traduzione dell'album "Bringing It All Back Home" di Bob Dylan.
Buon ascolto!

 
Testo di "Canto di Natale"

Signora dei vicoli scuri dal vecchio cappotto sciupato,
asciugati gli occhi e sorridi, c'è un altro Natale alle porte;
non senti le grida e le voci e qualcosa di strano nell'aria,
anche i muri ingrigiti dei vicoli splendono sotto la luna.

Ti ricordi, c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo
e la sera ci facemmo un bicchiere di scura ed un giro di walzer,
con tanti saluti ad un altro Natale.

Signora dei vicoli scuri abbracciami forte stasera,
anche i gatti festeggiano a volte e cantano sotto le stelle;
dimentica il freddo le lacrime e le scarpe coperte di fango e
il destino di un vecchio ubriacone cullato dal canto del vento.

Ti ricordi, c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo e
stasera ci faremo un bicchiere di scura ed un giro di walzer,
con tanti saluti ad un altro Natale.

Signora dei vicoli scuri non mollare la lotta,
verranno momenti migliori il tempo è una ruota che gira;
vedremo le rive del mare in un giorno assolato d'estate,
scoleremo cinquanta bottiglie al riparo di un cielo lontano.

Ti ricordi, c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo
e stasera ce ne andremo a ballare per strade e a brindare un saluto e
un cordiale fanculo ad un altro Natale.

giovedì 13 dicembre 2012

Il ragù alla bolognese


A grande richiesta ecco la ricetta del ragù alla bolognese per 4 persone; ma cos’è il ragù alla bolognese? “Ragù” è un termine di origine francese utilizzato per indicare una salsa generalmente a base di carne e di pomodoro e spesso usato come sinonimo di “sugo”; il ragù alla bolognese fa parte delle ricette ufficiali della tradizione bolognese depositate presso la Camera di Commercio di Bologna dall’Accademia Italiana della Cucina e dall’associazione Confraternita del Tortellino; secondo la ricetta ufficiale dell’Accademia Italiana della Cucina bisogna utilizzare 150 g di pancetta, mentre secondo l’“Enciclopedia della Cucina Curcio" del 1975 (una delle più note in Italia i fegatini non sono necessari) bisogna usare 150 g di salsiccia; inoltre quest'ultima include nella ricetta anche 100 g di fegatini di pollo.
Qui trovate entrambe le ricette e se vorrete cimentarvi nell’avventura di preparare il ragù alla bolognese scegliete la variante che preferite e poi fateci sapere il risultato!

Un’ultima cosa: il ragù alla bolognese di solito si usa per condire le tagliatelle o le lasagne!

1 - Ricetta dell’Accademia Italiana della Cucina
(depositata il 17 ottobre 1982 dalla delegazione bolognese dell'Accademia italiana della cucina presso la Camera di Commercio di Bologna).

Ingredienti
300 g di polpa di manzo (cartella o pancia o fesone di spalla o fusello) macinata grossa, 150 g di pancetta di maiale, 50 g di carota gialla, 50 g di costa di sedano, 50 g di cipolla, 300 g di passata di pomodoro o pelati, ½ bicchiere di vino bianco secco, ½ bicchiere di latte intero, poco brodo, olio d’oliva o burro, sale, pepe, ½ bicchiere di panna liquida da montare (facoltativa)

Preparazione
Sciogliere, in un tegame possibilmente di terracotta o di alluminio spesso, di circa 20 cm, la pancetta tagliata prima a dadini e poi tritata fine con la mezzaluna. Unire 3 cucchiai d’olio o 50 g di burro e gli odori tritati fini e far appassire dolcemente. Unire la carne macinata e mescolare bene con un mestolo facendola rosolare finché non “sfrigola”. Bagnare con il vino e mescolare delicatamente sino a quando non sarà completamente evaporato. Unire la passata o i pelati, coprire e cuocere a fuoco lento per circa 2 ore aggiungendo, quando occorre, del brodo; verso la fine unire il latte per smorzare l’acidità del pomodoro. Aggiungere il sale e il pepe. Alla fine, quando il ragù è pronto, secondo l’uso bolognese, si aggiunge la panna se si tratta di condire paste secche. Per le tagliatelle il suo uso è da escludere.

2 - Ricetta dell’ "Enciclopedia della Cucina Curcio”
 
Ingredienti
- una scatoletta da 70 g di salsina di pomodoro
- 150 g di polpa di manzo tritata
- 50 g di funghi secchi
- 150 g di salsiccia
- una carota
- una cipolla
- due costole di sedano
- 100 g di fegatini di pollo
- mezzo litro di brodo
- 50 g di burro
- olio di oliva
- mezzo bicchiere di vino bianco o rosso
- sale
- pepe

Procedimento
Fate rinvenire i funghi in acqua tiepida, poi sciacquateli e tritateli.
Pulite accuratamente i fegatini e tagliuzzateli.
Ponete sul fuoco una casseruola (meglio se di terracotta) con mezzo bicchiere d'olio, il burro e tutte le verdure finemente tritate: fate stufare e appassire bene gli ingredienti; poi unite la carne tritata, la salsiccia privata della pelle e sminuzzata, i funghi e i fegatini.
Lasciate insaporire a fiamma moderata, poi bagnate gli ingredienti con il vino e continuate la cottura, a calore molto tenue, finchè il vino sarà evaporato.
Unite allora la salsina di pomodoro diluita con 2 mestoli di brodo caldo, salate, pepate, bagnate con altri 2 mestoli di brodo e fate cuocere il ragù per circa tre ore a recipiente coperto e a fiamma moderata.
Se, durante la cottura il ragù tendesse ad asciugarsi troppo o ad attaccarsi al fondo, unitevi ancora un po' di brodo caldo.

lunedì 10 dicembre 2012

La canzone del lunedì

Questa settimana Roberto ci consiglia di iniziare la settimana dopo il ponte con una canzone che parla di amore con un ritmo vivace: si tratta di Tu mi porti su, il quinto singolo dell'album Dietro le apparenze della cantautrice italiana Giorgia. La canzone, scritta da Jovanotti e cantata con la sua collaborazione, è uscita in Italia la scorsa primavera ed è arrivata al primo posto tra le canzoni trasmesse alla radio.
Buon ascolto!
 
 
Testo di "Tu mi porti su"
Tu mi porti su e poi mi lasci cadere,
tu mi porti su e poi mi lasci cadere...

Quando t'ho incontrato è scattato il gioco della seduzione
tutti e due a stendere la merce più invitante sul bancone
sguardi sfuggevoli,
pose svenevoli,
fughe in avanti e misti inconvenevoli,
siamo animali sensibili all'odore
e siamo umani in cerca dell'amore...

tu l'hai capito che cos'è che io cercavo
qualcuno che ogni attimo mi dicesse "brava"
tu mi hai attratto ed io mi sono innamorata
e come un 747 sono decollata
sorretta dal tuo sguardo come vento sulle ali
e verso il sole qualche cosa mi diceva "sali..."
oh sali!
oh sali!

tu mi porti su e poi mi lasci cadere
tu mi porti su e poi mi lasci cadere
ah che bellezza!
ah che dolore!
ah che bellezza!
ah che dolore!
ah che bellezza!
ah che dolore!
così che va la vita, così che va l'amore...

Un giorno mentre tutti ci dicevano "che coppia innamorata"
ho visto nei tuoi gesti il sospetto di non esser ricambiato
e poi se a un certo punto ci lasciamo
tu sei qualcosa, ma io che cosa sono?
pensiero che si insinua nelle crepe anche dell'anima più pura
l'amore più bellissimo ad un tratto cede il posto alla paura
ali di cera che si sciolgono al sole,
pensieri,
parole,
ali di cera che si sciolgono al sole,
è sempre imprevedibile la rotta dell'amore e cado,
oh cado!

tu mi porti su e poi mi lasci cadere
tu mi porti su e poi mi lasci cadere
ah che bellezza!
ah che dolore!
ah che bellezza!
ah che dolore!
ah che bellezza!
ah che dolore!
è sempre imprevedibile la rotta dell'amore...

ah che bellezza!
ah che dolore!
ah che bellezza!
ah che dolore!
ah che bellezza!
ah che dolore!
così che va la vita, così che va l'amore...

tu mi porti su e poi mi lasci cadere
tu mi porti su e poi mi lasci cadere...

tu mi porti su
tu mi porti su
sto imparando a volare (sto imparando a volare)
sto imparando a volare (oh oh oh)
sto imparando a volare (sto imparando a volare)
tu mi porti su (sto imparando a volare)
sto imparando a volare (sto imparando a volare)
volare (volare)
volare (volare... oh oh)
volare (volare) oh oh

tu mi porti su
tu mi porti su
poi mi lasci cadere

tu mi porti su
tu mi porti su
poi mi lasci cadere

volare, oh oh
volare, oh oh
tu mi porti su.

domenica 9 dicembre 2012

Rassegna di cinema italiano dell'Associazione degli Alunni

L'associazione degli alunni dell'EOI di San Sebastián de los Reyes organizza una rassegna di cinema in lingua originale (inglese, tedesco e italiano); ecco qui la presentazione e il programma del cinema italiano.

Cinema italiano:  storico e popolare

Anche quest'anno abbiamo organizzato una mostra di cinema italiano nella Scuola. La selezione dei titoli è avvenuta in base a diversi criteri. In primo luogo la facilità di comprensione da parte degli studenti, ma anche la diversità di genere e il suo interesse storico e culturale.
L'anno scorso abbiamo proiettato due titoli assegnati alla "commedia all’italiana" e quest'anno iniziamo la rassegna prestando attenzione agli altri due generi che, insieme con la commedia, forse meglio definiscono l'essenza del cinema popolare italiano: lo “spaghetti-western” e il “giallo”.
Come esempio dello “spaghetti-western” proietteremo uno dei capolavori del genere: Il buono, il brutto, il cattivo (1966), regia di Sergio Leone. Vedremo questo film la settimana prima di Natale e, in occasione delle feste imminenti, faremo una lotteria tra gli studenti che verranno.
IL VINCITORE OTTERRÀ UN DVD CON IL FILM !!!
Nel mese di gennaio la suspense di La ragazza che sapeva troppo (1963), di Mario Bava, ci introdurrà all'affascinante mondo del “giallo” e dei thriller dallo stile barocco “made in Italy”.
Quindi proietteremo una serie di film che ci avvicineranno alla storia d’Italia. Cominceremo con l’epica di Novecento, regia di Bernardo Bertolucci nel 1976. Questo film, che sarà proiettato in due sessioni a causa della sua lunga durata (cinque ore), è un affresco storico sui primi 50 anni del XX secolo. Si tratta di una grande produzione internazionale con un cast in cui troviamo Robert De Niro, Gerard Depardieu, Burt Lancaster, Stefania Sandrelli, Donald Sutherland, Dominique Sanda, ecc.
Poi arriverà la tragicomica amarezza di Mario Monicelli (il capo della “commedia all’italiana”) e il suo film I Compagni (1963), un capolavoro assoluto ambientato a Torino durante gli ultimi anni del XIX, con la rivoluzione industriale come sfondo.
In aprile l'eleganza di Luchino Visconti ci porterà agli anni del Risorgimento (o unificazione) con Senso (1954), travolgente dramma romantico che annuncia per molti versi, "Il Gattopardo", girato dallo stesso regista nove anni più tardi.
Infine, a maggio si chiuderà la mostra con Dino Risi, l'altro autore principale della “commedia all’italiana”, insieme a Mario Monicelli. Della sua vasta filmografia abbiamo scelto In nome del popolo italiano (1971), un ritratto caustico di un sistema di crisi morale, che, girato quaranta anni fa, conserva, tuttavia, un grande effetto.
Aspettiamo la vostra participazione e desideriamo che vi piacciano i film scelti!

(Jaime)
 
Calendario delle proiezioni

Venerdì 14. Dicembre. 2012. 18 h.
“IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO“
Aula 108 EOI-Sanse


Venerdì 18. Gennaio. 2013. 18 h.
“LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO“
Aula 108  EOI-Sanse

Venerdì 8. Febbraio. 2013. 18 h.
“NOVECENTO. 1ª PARTE“ Aula 108  EOI-Sanse

Venerdì 22. Febbraio. 2013. 18 h.
“NOVECENTO. 2ª PARTE“ Aula 108  EOI-Sanse

Venerdì 15. Marzo. 2013. 18 h.
"I COMPAGNI“. Aula 108  EOI-Sanse

Venerdì 19. Aprile. 2013. 18 h.
“SENSO“ Aula 108  EOI-Sanse

Venerdì 24. Maggio. 2013. 18 h.
“IN NOME DEL POPOLO ITALIANO“
Aula 108  EOI-Sanse


lunedì 3 dicembre 2012

La canzone del lunedì

Il lunedì è per molti il giorno più difficile della settimana: si ricomincia a lavorare e il week-end successivo sembra lontanissimo. Per alleggerirlo, su suggerimento e grazie alla collaborazione di Roberto (B2), ogni lunedì pubblicheremo una canzone italiana, con l'auspicio che la musica ci aiuti a iniziare bene la settimana.
Per cominciare abbiamo cercato una canzone che trattasse proprio di questo giorno così impopolare e abbiamo scoperto che sono molti i cantautori e i gruppi italiani che ne hanno parlato nei loro testi: da Lucio Dalla a Niccolò Fabi, da Angelo Branduardi ai Verdena; oggi vi proponiamo una canzone di Vasco Rossi, tratta dall'album "C'è chi dice no" del 1987.

 

Testo di "Lunedì"

La ragazza mi ha lasciato, è colpa mia!
Sono stato anche bocciato e non andrò via.
Passerò tutta l'estate qui, compresi i lunedì...
...quelli li odio di più,
non lo so, ma è così!
Odio i lunedì... i lunedì!
La mia ragazza mi ha lasciato una valigia piena di...
...di auguri perché mi si spezzi il collo entro mercoledì...
perché quel giorno lì,
lei forse torna qui,
a prendere le cose che ha, dice: "dimenticato lì!"
Ma brava, fai così:
vieni di lunedì!

E adesso basta vado fuori,
sempre se trovo i pantaloni,
e vado ad affogare tutti i miei dolori,
perché restare, restare soli,
fa male anche ai duri:
loro non lo dicono,
ma parlano con i muri
(forti però quei duri!)!

La ragazza mi ha lasciato, è colpa mia!
Sono stato anche beccato dalla polizia!
mi han detto:
"Prego, si accomodi lì! Passerà qualche giorno qui!
Ma vedrà che probabilmente uscirà, certo, prima di lunedì!"
Voglio restare qui!
Odioquel giorno lì!
E adesso basta vado fuori,
sempre se trovo i pantaloni,
e vado ad affogare tutti i miei dolori,
perché restare, restare soli,
fa male anche ai duri:
loro non lo dicono,
ma parlano con i muri
(forti però quei duri!)!