martedì 30 aprile 2013

Su Pompei...

Durante la visita alla mostra "Pompeya. Catástrofe bajo el Vesubio" la guida ci ha consigliato il link della trasmissione italiana Superquark, dove il conduttore Piero Angela ricostruisce la storia di Pompei. Eccovi il link: https://www.youtube.com/watch?v=KbeDsp1yHbU.
Inoltre, eccovi la cronaca della visita alla mostra, corredata di informazioni storiche, gentilmente scritta per noi da Liliana!
(Nella "Galleria di foto" del blog, invece, trovate alcune foto-ricordo dei gruppi che sono andati alla mostra).
 
Mercoledì scorso siamo andati alla mostra "Pompeya", la cui visita era stata gentilmente organizzata da Marisa e Francesca; da parte mia, vorrei ringraziarle per il loro lavoro stupendo di organizzazione. Abbiamo passato una bella serata insieme, per fortuna, sempre parlando in italiano e ascoltando tutti zitti la guida,  una ragazza che parlava un italiano veramente buono.
La visita è durata un'ora circa, ma c'erano tante cose da vedere per cui sarebbe potuta durare anche di più. Tra poco vi racconterò un po' della storia di Pompei, che abbiamo ascoltato a bocca aperta.

Alla fine della visita Iraima e io siamo dovute andare a casa subito... ci è spiaciuto, avremmo preferito rimanere con voi, soprattutto dopo aver visto le foto delle birre che avete preso, inviateci da Marisa!

Per quanto riguarda la storia... preparatevi a leggerla con attenzione come se si trattasse di un libro.

C'era una volta la città di Pompei...
La storia ci racconta che Pompei fu una città della Antica Roma situata nella regione Campania, vicina a Ercolano, a Napoli e alla sua baia. Pompei fu sepolta dalla violenta eruzione del Vesuvio del 24 agosto del 79 DC.

La moderna città di Pompei ha 25.751 abitanti (dati del 2007) e fa parte della provincia di Napoli.
I resti più antichi che si trovano in città sono del IX secolo a.c.
Intorno al 62 d.c. un terremoto ha gravemente danneggiato Pompei e altre città vicine. Secondo Tacito, Pompei "fu distrutta in gran parte da un terremoto." Durante il periodo tra quell'anno e la data in cui il Vesuvio eruttò la città fu ricostruita, anche se non si sa quanto tempo si impiegò a ricostruire la città e, in effetti, si ritiene che alcuni edifici potessero non essere stati del tutto  ricostruiti al tempo dell'eruzione.
L'eruzione fu il 24 agosto nel 79 d.c., com'è testimonia il racconto di Plinio il Giovane.
Ercolano fu riscoperta nel 1738 e Pompei nel 1748.
Degli scavi archeologici si interessò il re Carlo VII di Napoli, meglio noto come Carlos III di Spagna, tra il 1759 e il 1788. La guida ci ha raccontato che esistono due storie sul comportamento del re: la storia spagnola e quella italiana. La spagnola sostiene che Carlo VII non rubò nulla e lasciò intatto il patrimonio culturale di Pompei; la storia italiana narra che Carlo V portò via molti reperti, così come più tardi i tedeschi rubarono agli spagnoli, gli inglesi ai frances, insomma, tutti rubarono opere d'arte a tutti...
Durante gli scavi del 1860, l'archeologo italiano Giuseppe Fiorelli utilizzò la tecnica dei calchi (http://www.pompei.net/archeologia/i-calchi) riuscendo così a mantenere intatto l'ultimo momento della vita dei cittadini, che non poterono sfuggire all'eruzione. In alcuni di essi l'espressione di terrore è chiaramente visibile; altri stanno lottando per coprire la loro bocca o quella dei loro cari con sciarpe o abiti per non inalare i gas tossici; alcuni si aggrapano ai loro gioielli. Il numero attuale di vittime identificate è di circa duemila. Nell'anno dell'eruzione, si pensa che la popolazione di Pompei fosse di circa 15.000 persone. La città era situata in una zona dove abbondavano ville e aveva numerosi servizi: il macellum (il grande mercato alimentare), il pistrinum (il mulino), il thermopolia (una sorta di taverna che serviva bevande calde e fredde), le cauponae (piccoli ristoranti) ed un anfiteatro.
(Liliana)
(foto da internet)


Nessun commento:

Posta un commento