venerdì 15 marzo 2013

Una grande donna: Rita Levi Montalcini

L'8 marzo è stata una giornata intensa e piena di attività; oltre alla "Sansenissima" e alla "Caccia alle uova", la nostra scuola ha organizzato l'evento "Omaggio a grandi donne della storia", che ha visto la partecipazione attiva di studenti e studentesse.
Tra i tanti interventi, Pilar ha delineato il ritratto di una donna che ha lasciato il segno nel XX secolo: Rita Levi Montalcini.
Ecco l'elaborata presentazione di Pilar:

Poiché nella conversione dal Power Point al video, la presentazione ha perso un po' in definizione trascrivo qui sotto il testo, così si può seguire il video più agevolmente:

Rita Levi Montalcini (1909 - 2012) 

  "Una piccola signora dalla volontà indomita
e dal piglio di principessa"
(Primo Levi)

q  Nata in una famiglia ebrea sefardita, figlia di Adamo Levi, ingegnere elettrotecnico e matematico, e della pittrice Adele Montalcini, e sorella di Gino , scultore e architetto noto negli anni trenta, e Anna , nel 1909 Rita nacque insieme alla sorella gemella Paola , nota pittrice.

q  Decise nell'autunno del 1930 di studiare medicina all'Università di Torino, in contro della volontà dei suoi genitori, perciò lavora per pagare i suoi studi.

q  Nel 1936 il rettore dell'Università di Torino, Silvio Pivano, le conferì la laurea in Medicina e Chirurgia con 110 e lode, successivamente si specializzò in neurologia e psichiatria.

q   Nel 1938 Benito Mussolini pubblicò il “Manifesto per la difesa della razza.

q   Rita deve emmigrare in Belgio e poi ritornarà a Torino dove sistema un piccolo laboratorio per continuare il suo lavoro, nascondendosi dai tedeschi, poi si sposta a Firenze sfuggendo dalla persecuzione.

q  Nell'agosto 1944 gli Alleati costrinsero i tedeschi a lasciare Firenze; la Montalcini divenne medico presso il Quartier Generale. 

« Era in corso un'epidemia di tifo, i malati morivano a decine. Facevo di tutto, il medico, l'infermiera, la portantina. Giorno e notte. È stato molto duro e ho avuto fortuna a non ammalarmi. »
(Rita Levi-Montalcini)

q  Nel 1947 il biologo Viktor Hamburger, al quale si era ispirata per molti suoi lavori, la invitò a St. Louis, a prendere la cattedra di docente del corso di Neurobiologia al Dipartimento di zoologia della Washington University.

q  Nel 1954 col suo allievo biochimico Stanley Cohen, scopre una molecula Nerve Growth Factor NGF chiarificandone i meccanismi di crescita e di differenziazione cellulare. La loro ricerca è stata di fondamentale importanza per la comprensione della crescita delle cellule e organi e svolge un ruolo significativo nella comprensione del cancro e di malattie come l'Alzheimer e il Parkinson.

q  Per circa trent'anni fece le ricerche sull'NGF e sul suo meccanismo d'azione, per le quali nel 1986 ricevette il Premio Nobel per la medicina insieme al suo studente biochimico Stanley Cohen.

q  Rita Levi-Montalcini è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il 1º agosto del 2001.

q  Rita Levi-Montalcini muore il 30 dicembre 2012, all'età di 103 anni.

Ø  Spesso attiva in campagne di interesse politico e sociale, come quelle contro le mine anti-uomo, o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società, rivolta alla formazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio universitarie a giovani studentesse africane.

Ø  «risentito, poiché sapevo che le nostre capacità mentali - uomo e donna - son le stesse: abbiamo uguali possibilità e differente approccio».
 
(Pilar)
 
 
 

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