martedì 12 marzo 2013

"I compagni" di Monicelli al cineforum dell'Associazione degli alunni

Trama
L'azione è ambientata in una fabbrica tessile di Torino, a fine Ottocento, dove gli operai hanno un'orario giornaliero di 14 ore. Dopo una serie di incidenti, i lavoratori pensano che dovrebbero mobilitarsi per chiedere un miglioramento delle loro condizioni, ma non sanno come farlo. L'arrivo d'un professore socialista li guiderà per organizzare l'azione collettiva, ma la lotta sarà lunga e la forza della convinzione non li accompagnerà sempre. 

Importanza
Dopo il successo internazionale de I soliti ignoti(1958) (che abbiamo visto l’anno scorso a Scuola) e La grande guerra (1959), Mario Monicelli faceva con I Compagni il suo più ambizioso film. Nei primi anni '60, in Italia c’era un grande dibattito sul modello socio-politico che i cittadini volevano per la loro nazione. Molti intellettuali sottolineavano la necessità di analizzare la storia recente d’Italia per disegnare un migliore progetto di società futura. Alcuni dei grandi registi della "commedia all’italiana” hanno aderito a queste tesi e si servivano del'umorismo per scuotere le coscienze degli spettatori. Con questo meraviglioso film, Monicelli tentava di spiegare agli italiani “da dove veniamo per sapere meglio dove vogliamo andare”.

Il regista: Mario Monicelli (1915-2010)
Mario Monicelli, figura storica del cinema italiano, nasce il 15 maggio 1915. È cresciuto nella Viareggio degli anni '30, respirando l'aria delle spiagge alla moda, allora al centro di vivaci attività artistiche.
Abile narratore, estraneo ad ogni fumoso intellettualismo registico, Monicelli ha uno stile efficace e funzionale, i suoi film scorrono perfetti senza far percepire la presenza della macchina da presa.
Alcuni titoli lo hanno consegnato per sempre alla storia del cinema: "La grande guerra" del 1959, affresco comico e antiretorico insieme, sul primo conflitto mondiale; "L'armata Brancaleone" del 1966, dove inventa uno spassoso medioevo che ci parla dell'oggi in una inverosimile lingua maccheronica che ha fatto epoca.
E ancora "La ragazza con la pistola" (1968), "Amici miei", (1975), "Un borghese piccolo piccolo" (1978), fino alle prove più recenti come "Speriamo che sia femmina" (1985), il corrosivo "Parenti serpenti" (1992) o l'irriverente "Cari fottutissimi amici" (1994).
 
(Jaime)
 
 
I Compagni (1963)

Venerdì 15. Aprile. 2013. 18 h.
Aula 108 EOI-Sanse

Tras la proyección podremos mantener un coloquio y practicar nuestro italiano.

Nessun commento:

Posta un commento