La classe di Avanzato 2 sta studiando le regioni d'Italia, creando di volta in volta delle presentazioni molto utili e interessanti. Ecco la presentazione della Campania, curata da Alberto e Pilar e corredata di foto e musiche tipiche.

Dati basici
Città
Capoluogo: NapoliAbitanti: 5.974.882
Confina con:
•Il Lazio al nord-ovest
•Il
Molise al nord
•La
Basilicata e la Puglia al Est
- La
Campania è prevalentemente collinare
(50,8%), il 34,6% è montuosa e il 14,6% pianeggiante.
- Include
quattro aree storicamente diverse tra loro:
•Terra
di lavoro
•Sannio
•L’Irpinia
•Il
Cilento
La
Campania è la regione italiana con il maggior numero di beni inclusi in un sito
UNESCO (14) ed è la regione con il maggior
numero di beni Patrimonio dell’umanità (6 dei 45 totali). Il capoluogo di
regione, Napoli, detiene
inoltre il primato di città con il centro
storico più vasto
del vecchio continente.
LAGHI
I laghi sono diversi, ma quasi tutti di piccole dimensioni. I più importanti sono sicuramente il lago di Conza nell'area dell'Avellino, i laghi di lago Falciano e Matese nel casertano.
Altri laghi sono il lago d'Averno (di origine vulcanica), il lago Patria per quanto riguarda la provincia di Napoli; il lago di Telese per quanto riguarda il beneventano.
I laghi sono diversi, ma quasi tutti di piccole dimensioni. I più importanti sono sicuramente il lago di Conza nell'area dell'Avellino, i laghi di lago Falciano e Matese nel casertano.
Altri laghi sono il lago d'Averno (di origine vulcanica), il lago Patria per quanto riguarda la provincia di Napoli; il lago di Telese per quanto riguarda il beneventano.
FIUMI
Il fiume Volturno è quello più importante e più lungo (circa 170 km) dell'Italia meriodionale, attraversa la città di Capua ed è impiegato per la pesca, l'irrigazione, la nautica sportiva e la produzione di energia idroelettrica.
Il secondo fiume è il Sele (lungo 65 km) e taglia in lungo l'intera area del salernitano.
Se si esclude l‘Ofanto, che termina nell'Adriatico, tutti gli altri principali corsi d'acqua della Campania sfociano nel Tirreno.
CLIMA
La Campania può essere suddivisa in due zone climatiche: la zona a clima mite, influenzata dalla presenza del mare, che comprende la costa del casertano, il napoletano e la costa del salernitano (insieme naturalmente all'arcipelago) dove si possono sentire maggiormente i benefici del mare; e la zona a clima più rigido, che comprende le zone interne dove si nota l'aumento della presenza della montagna: infatti in inverno nelle zone montuose si registrano temperature rigide, ed anche nelle valli non mancano gelate e banchi di nebbia, talvolta accompagnate da nevicate che si fanno sempre più copiose man mano che ci si addentra nell'entroterra e si sale di altezza.
Il fiume Volturno è quello più importante e più lungo (circa 170 km) dell'Italia meriodionale, attraversa la città di Capua ed è impiegato per la pesca, l'irrigazione, la nautica sportiva e la produzione di energia idroelettrica.
Il secondo fiume è il Sele (lungo 65 km) e taglia in lungo l'intera area del salernitano.
Se si esclude l‘Ofanto, che termina nell'Adriatico, tutti gli altri principali corsi d'acqua della Campania sfociano nel Tirreno.
CLIMA
La Campania può essere suddivisa in due zone climatiche: la zona a clima mite, influenzata dalla presenza del mare, che comprende la costa del casertano, il napoletano e la costa del salernitano (insieme naturalmente all'arcipelago) dove si possono sentire maggiormente i benefici del mare; e la zona a clima più rigido, che comprende le zone interne dove si nota l'aumento della presenza della montagna: infatti in inverno nelle zone montuose si registrano temperature rigide, ed anche nelle valli non mancano gelate e banchi di nebbia, talvolta accompagnate da nevicate che si fanno sempre più copiose man mano che ci si addentra nell'entroterra e si sale di altezza.
In estate si possono
raggiungere temperature alte e vi sono giornate di pieno Sole, tuttavia le caratteristiche
orografiche e l'influenza benefica del mare, rendono il caldo maggiormente
sopportabile.
GEOLOGIA
La Campania è una regione molto variegata nella sua conformazione morfologica.
Caratterizzata dalla catena montuosa degli Appennini e da distese collinari nel suo interno.
Le zone pianeggianti sono distribuite principalmente nell'area del casertano e nella provincia di Salerno. In Campania sono presenti sei importanti centri vulcanici: il famosissimo Vesuvio con il Monte Somma, il Roccamonfina, al confine tra Lazio e Campania, i Campi Flegrei, il complesso vulcanico dell'isola di Ischia e Monte Epomeo con i vulcani di Procida e Vivara ed infine i vulcani marini situati sul fondale del golfo di Napoli.
Nel corso della storia, le attività di questi vulcani hanno determinato l'attuale struttura morfologica della regione e dell'intero paese; in particolar modo c'è da sottolineare l'importanza che hanno avuto in tal senso le eruzioni del Vesuvio.
La Campania è una regione molto variegata nella sua conformazione morfologica.
Caratterizzata dalla catena montuosa degli Appennini e da distese collinari nel suo interno.
Le zone pianeggianti sono distribuite principalmente nell'area del casertano e nella provincia di Salerno. In Campania sono presenti sei importanti centri vulcanici: il famosissimo Vesuvio con il Monte Somma, il Roccamonfina, al confine tra Lazio e Campania, i Campi Flegrei, il complesso vulcanico dell'isola di Ischia e Monte Epomeo con i vulcani di Procida e Vivara ed infine i vulcani marini situati sul fondale del golfo di Napoli.
Nel corso della storia, le attività di questi vulcani hanno determinato l'attuale struttura morfologica della regione e dell'intero paese; in particolar modo c'è da sottolineare l'importanza che hanno avuto in tal senso le eruzioni del Vesuvio.
Il Vesuvio
è un vulcano esplosivo attivo (attualmente in stato di quiescenza) situato in Campania nel territorio dell'omonimo parco nazionale. È attualmente alto 1281 m e sorge all'interno di una caldera di 4 km di diametro. La caldera rappresenta ciò che resta dell'ex edificio vulcanico (Monte Somma) dopo la grande eruzione del 79 d.C., eruzione che ha creato la caldera dove poi si è formato il Vesuvio.
Si tratta di un vulcano particolarmente interessante per la sua storia e per la frequenza delle sue eruzioni. Fa parte del sistema montuoso Somma-Vesuviano. È situato leggermente all'interno della costa del golfo di Napoli, ad una decina di chilometri ad est del centro di Napoli.
Il Vesuvio costituisce un colpo d'occhio di inconsueta bellezza nel panorama del golfo, specialmente se visto dal mare con la città sullo sfondo. A ridosso del Vesuvio si sono via via nel tempo sempre più creati centri fittamente urbanizzati. Ciò ha creato un problema in caso di eruzione del vulcano. I suddetti comuni (18 per la precisione), ufficialmente esposti a maggior rischio da eruzione, costituiscono zona rossa e si estendono per circa 200 km².
I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli, includendo anche una parte di essa (Fuorigrotta, Soccavo, Posillipo, Pianura ed Agnano) ed includendo le isole di Ischia, Procida e Vivara.
è un vulcano esplosivo attivo (attualmente in stato di quiescenza) situato in Campania nel territorio dell'omonimo parco nazionale. È attualmente alto 1281 m e sorge all'interno di una caldera di 4 km di diametro. La caldera rappresenta ciò che resta dell'ex edificio vulcanico (Monte Somma) dopo la grande eruzione del 79 d.C., eruzione che ha creato la caldera dove poi si è formato il Vesuvio.
Si tratta di un vulcano particolarmente interessante per la sua storia e per la frequenza delle sue eruzioni. Fa parte del sistema montuoso Somma-Vesuviano. È situato leggermente all'interno della costa del golfo di Napoli, ad una decina di chilometri ad est del centro di Napoli.
Il Vesuvio costituisce un colpo d'occhio di inconsueta bellezza nel panorama del golfo, specialmente se visto dal mare con la città sullo sfondo. A ridosso del Vesuvio si sono via via nel tempo sempre più creati centri fittamente urbanizzati. Ciò ha creato un problema in caso di eruzione del vulcano. I suddetti comuni (18 per la precisione), ufficialmente esposti a maggior rischio da eruzione, costituiscono zona rossa e si estendono per circa 200 km².
I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli, includendo anche una parte di essa (Fuorigrotta, Soccavo, Posillipo, Pianura ed Agnano) ed includendo le isole di Ischia, Procida e Vivara.
LINGUE E DIALETTI
In Campania esistono tre idiomi
principali:
•la
lingua
napoletana, parlata a Napoli, nella sua
restante area
metropolitana,
e nella maggior parte della Campania con qualche lieve variazione da comune a
comune;
•il
dialetto
cilentano, appartenente ai dialetti
lucani, viene parlato nel Cilento;
•il
dialetto
beneventano parlato
nel Sannio;
•il
dialetto
irpino in Irpinia.
Un po’ di Storia
La
regione era abitata già nel secolo II ac da popolazioni Sannite, Osche e
Volsche.
Tra
l'VIII ed
il VII
secolo a.C., genti di civiltà greca giunsero in Campania nell'ambito di un
flusso migratorio fondando le prime
colonie sulle coste, come Kyme
(Cuma), Parthenope, poi Neapolis (Napoli)
e Poseidonia (Paestum), e dando vita alla
cosiddetta Magna Grecia.
Successivamente,
la regione vede il susseguirsi di diverse culture e dominazioni straniere: dai romani,
che la chiamarono Campania felix,
ai longobardi, dagli angioini agli aragonesi fino ad arrivare al periodo
borbonico con il quale la regione (e in generale tutto il meridione), diventa
uno dei principali poli culturali, artistici ed economici d'Europa, ospitando
quella che all'epoca era la capitale di uno dei regni più ricchi ed importanti
del mondo.
In
epoca Borbonica a Napoli si concentrano 443 milioni di lire-oro dei 668
milioni di lire-oro di tutti gli Stati italiani messi insieme.
Dall'unità
d'Italia ad oggi, la regione, così come tutto il sud del paese, ha avuto un
forte declino economico e sociale, indicato come "questione
meridionale".
GASTRONOMIA
La
cucina campana è una delle più apprezzate al mondo potendo esportare numerosi
prodotti riconosciuti in ambito nazionale ed
europeo. Essa presenta tuttavia delle differenze tra le preparazioni
culinarie delle singole province.
La sua cucina, facente parte della dieta
mediterranea è
stata protetta dall'UNESCO come patrimonio
immateriale dell'umanità.
Pizza
Simbolo
regionale (e nazionale) della cucina è senza dubbio la pizza, riconosciuta
dall'Unione
Europea con il marchio STG. La sua preparazione, il suo
impasto, la sua cottura, i suoi prodotti e la sua presentazione sono stati
dettagliatamente descritti in articoli che hanno posto dei paletti ai tentativi di imitazione del prodotto. Nel 2011 è stata
presentata dall’Italia candidata come Patrimonio immateriale dell’umanità.
Le sue varianti storiche sono
essenzialmente due:
uff
•La
pizza marinara, con
pomodoro,
aglio, origano e olio extravergine di oliva;
•La
pizza Margherita, con
pomodoro,
mozzarella
STG
a listelli, mozzarella di bufala campana DOP a cubetti o Fior di latte e basilico
Pasta
Altro simbolo della cucina italiana
sono gli spaghetti, con i quali Napoli
rivaleggia con la Cina per
la loro invenzione. La
pasta in origine veniva cotta lungo la strada in grossi pentoloni sempre pieni
d'acqua bollente e cosparsi con abbondante
parmigiano, consumati con le mani.
Alcuni
piatti tipici della cucina campana sono:
•il
cardone (piatto tipico della provincia di
Benevento)
•la
pasta con fagioli tipico
della provincia di Benevento, dell'alta provincia di Caserta e del napoletano)
•la parmigiana
di
melanzane (piatto campano)
•l'impepata
di cozze (Napoli)
•la
caprese (Napoli)
•la
minestra maritata (Benevento)
•
polpi
'alla luciana' (Napoli),
•spaghetti
allo scoglio (Napoli)
•pasta
e faglioli con le cozze (Napoli)
•
i paccheri al ragù (Napoli)
•
le
melanzane al cioccolato (Salerno)
•
gli spaghetti alle vongole (Napoli)
•
la
maccaronara (Castelvetere
sul Calore– Avellino)
Tra
gli impasti di dolci si ricordano i più importanti: la pastiera,
il babà, la capresina, la sfogliatella, gli Struffoli
e le zeppole di San Giuseppe (tutti
dolci tipici di Napoli).
Spaghetti allo scoglio
Zeppole di San Giuseppe
CULTURA POPOLARE E TRADIZIONI
La cultura popolare campana ha
origini ben radicate ponendo la regione stessa ai vertici nazionali
tra eventi di cultura popolare e tradizioni
locali. Tra le manifestazioni popolari più note presenti in regione, si ricordano quella dello scioglimento
del sangue di san Gennaro,
che avviene tre volte l'anno a
Napoli presso il duomo
della città, e la festa
della tamorra
che si svolge una volta l'anno,
durante la prima settimana di giugno, in una località della regione non fissa.
Tra
le tradizioni più radicate in regione, merita citazione la
plurisecolare arte presepiale costituita
dalle botteghe artigianali di via
San Gregorio Armeno,
a Napoli, che ogni anno, dal primo di novembre a metà gennaio, attira migliaia di
turisti da tutto il mondo.
La
forte impronta culturale della Campania fa sì che questa si sia diffusa in
tutto il mondo, contribuendo alla creazione del
"tipico" stereotipo italiano. Non a caso nota è la percezione che il mondo ha dell'Italia popolare secondo cui quest'ultima è una
terra di
tarantelle e danze popolari,
di
pizza e spaghetti, di mandolino e musica, di bassi e vicoli stretti e bui con i
panni stesi, di mafia e di culti religiosi. Tutti
questi aspetti, come si può notare, sono tipici della regione campana.
Inoltre,
importante è ricordare che la lingua
napoletana risulta essere l'idioma italico più
esportato e conosciuto nel mondo, divenendo in molti casi vero e
proprio accento italiano (si veda il cosiddetto "broccolino", ovvero
l'accento italo-americano).
CINEMA
La Campania è da sempre stata utilizzata come scenografia di diversi film. Basti considerare che il capoluogo di regione, grazie a diverse riprese fatte dai fratelli Lumière in Via Toledo e nella Riviera di Chiaia nel 1898, risulta essere una delle più antiche città usate come set cinematografico.
La Campania è da sempre stata utilizzata come scenografia di diversi film. Basti considerare che il capoluogo di regione, grazie a diverse riprese fatte dai fratelli Lumière in Via Toledo e nella Riviera di Chiaia nel 1898, risulta essere una delle più antiche città usate come set cinematografico.
Inoltre, sempre a Napoli,
famosissima fu la casa produttrice Dora Film della salernitana Elvira Notari (prima regista donna
italiana) che produsse numerosi film
dell'epoca.
Solo con l'avvento del fascismo e con l'accentramento di tutte le risorse a Roma (per volontà di Mussolini), la città vide allontanarsi molti registi e produttori i quali si dovettero spostare a Cinecittà.
Alla Campania, attraverso registi e attori, sono andati sette Premi Oscar: quattro a Vittorio De Sica, due a Sophia Loren, uno a Gabriele Salvatores.
Tra gli altri film ambientati in Campania si ricordano La bella mugnaia, girato nelle province di Benevento; Gomorra, girato tra Napoli e Caserta; Miseria e nobiltà, San Giovanni decollato, L'oro di Napoli, Napoli milionaria, La baia di Napoli, Matrimonio all'italiana, Maccheroni, Operazione San Gennaro, Pane amore e..., Pacco doppio pacco e contropaccotto, Il Postino, Io speriamo che me la cavo, l'ultimo Passione di John Turturro e numerosi altri film girati tutti nel napoletano; ed infine, Benvenuti al sud, girato nel Cilento.
Eventi cinematografici in regione sono Il Napoli Film Festival, in genere a giugno; il Capri film festival, dal 4 al 7 maggio; il Festival del cinema di Salerno, dal 15 al 20 novembre.
Tra gli esponenti cinematografici più importanti della regione troviamo: per la produzione, Dino De Laurentiis; per la regia Ettore Scola, Gabriele Salvatores, Vittorio De Sica, Francesco Rosi, Paolo Sorrentino ed Eduardo De Filippo; come attori meritano citazione, sempre Eduardo, Totò, Peppino De Filippo, Titina De Filippo, Sophia Loren, Massimo Troisi, Bud Spencer, Toni Servillo e Silvio Orlando.
Lo sfondo di Napoli, infine, è stato utilizzato anche in un episodio del cartone animato Tom & Jerry, nel quale i due protagonisti vivono le loro avventure proprio lungo il golfo della città. I luoghi visibili in tale episodio sono il panorama del golfo da Posillipo, il Maschio Angioino, l'isola di Nisida, la Galleria Umberto I, la fontana del Gigante, e diversi vicoli e scale caratteristiche della città.
Solo con l'avvento del fascismo e con l'accentramento di tutte le risorse a Roma (per volontà di Mussolini), la città vide allontanarsi molti registi e produttori i quali si dovettero spostare a Cinecittà.
Alla Campania, attraverso registi e attori, sono andati sette Premi Oscar: quattro a Vittorio De Sica, due a Sophia Loren, uno a Gabriele Salvatores.
Tra gli altri film ambientati in Campania si ricordano La bella mugnaia, girato nelle province di Benevento; Gomorra, girato tra Napoli e Caserta; Miseria e nobiltà, San Giovanni decollato, L'oro di Napoli, Napoli milionaria, La baia di Napoli, Matrimonio all'italiana, Maccheroni, Operazione San Gennaro, Pane amore e..., Pacco doppio pacco e contropaccotto, Il Postino, Io speriamo che me la cavo, l'ultimo Passione di John Turturro e numerosi altri film girati tutti nel napoletano; ed infine, Benvenuti al sud, girato nel Cilento.
Eventi cinematografici in regione sono Il Napoli Film Festival, in genere a giugno; il Capri film festival, dal 4 al 7 maggio; il Festival del cinema di Salerno, dal 15 al 20 novembre.
Tra gli esponenti cinematografici più importanti della regione troviamo: per la produzione, Dino De Laurentiis; per la regia Ettore Scola, Gabriele Salvatores, Vittorio De Sica, Francesco Rosi, Paolo Sorrentino ed Eduardo De Filippo; come attori meritano citazione, sempre Eduardo, Totò, Peppino De Filippo, Titina De Filippo, Sophia Loren, Massimo Troisi, Bud Spencer, Toni Servillo e Silvio Orlando.
Lo sfondo di Napoli, infine, è stato utilizzato anche in un episodio del cartone animato Tom & Jerry, nel quale i due protagonisti vivono le loro avventure proprio lungo il golfo della città. I luoghi visibili in tale episodio sono il panorama del golfo da Posillipo, il Maschio Angioino, l'isola di Nisida, la Galleria Umberto I, la fontana del Gigante, e diversi vicoli e scale caratteristiche della città.
"Matrimonio all'italiana"
MAFIA (CAMORRA)
Fino a oggi, la regione campana continua ad avere questo problema chiamato Camorra, la delinquenza organizzata napoletana.
Non è una delle organizzazioni più famose, come Cosa Nostra, però è una delle più numerose e, insieme alla ‘ndrangheta, delle più violente che esistono.
La loro influenza nella regione è fortissima, tanto di forma economica, politica quanto sociale; le continue guerre tra i clan rivali sono durissime, e non hanno dubbi a uccidere qualsiasi persona per arrivare ai loro obbietivi.
La vendita di droga, di armi, la prostituzione e l’edilizia sono i principali negozi di questi clan, oltre alle estorsioni, le minacie e le esecuzioni di rivali o di camorristi che hanno tradito il clan.
Ma è un problema che non sparirà mai perché la situazione della gente nella Campania, e soprattutto a Napoli, la forte disoccupazione, la questione dei rifiuti e le poche possibilità di trovare un futuro fanno della camorra l’unica via di uscita.
Fino a oggi, la regione campana continua ad avere questo problema chiamato Camorra, la delinquenza organizzata napoletana.
Non è una delle organizzazioni più famose, come Cosa Nostra, però è una delle più numerose e, insieme alla ‘ndrangheta, delle più violente che esistono.
La loro influenza nella regione è fortissima, tanto di forma economica, politica quanto sociale; le continue guerre tra i clan rivali sono durissime, e non hanno dubbi a uccidere qualsiasi persona per arrivare ai loro obbietivi.
La vendita di droga, di armi, la prostituzione e l’edilizia sono i principali negozi di questi clan, oltre alle estorsioni, le minacie e le esecuzioni di rivali o di camorristi che hanno tradito il clan.
Ma è un problema che non sparirà mai perché la situazione della gente nella Campania, e soprattutto a Napoli, la forte disoccupazione, la questione dei rifiuti e le poche possibilità di trovare un futuro fanno della camorra l’unica via di uscita.
Alcune canzoni tipiche:
Napule bello
'O surdato 'nnamurato
Funiculì funicolà
Alberto e Pilar
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